Il colloquio di selezione

Il colloquio di lavoro, specialmente in assunzione, è una situazione sociale importante nella vita delle persone. Il colloquio, nonostante gli specialisti non gli riconoscano grandi proprietà predittive, viene ampiamente utilizzato nelle aziende quando è necessario prendere delle decisioni sulla selezione e sul collocamento delle risorse umane in entrata o sull’orientamento al lavoro e sulla valutazione delle competenze per le risorse umane già presenti nell’azienda. Per il giudizio finale , almeno in parte, sembra che le decisioni dell’intervistatore siano prese più o meno consapevolmente sulla base della comunicazione non verbale (CNV) dei canditati.  Il colloquio di selezione, in quanto esempio particolare di conversazione, anche se non simmetrica (essendo un tipo caratteristico di intervista), segue, in un certo modo, regole sue proprie per quanto riguarda sia il verbale sia il non verbale. E’ importante, dunque, porre l’attenzione a questi canali di comunicazione, poiché, l’espressione non verbale è un’abilità sociale che, soprattutto nel contesto di colloquio, può essere considerata come un buon predittore della successiva riuscita nel lavoro.

Di seguito alcuni consigli utili:

L’abbigliamento deve essere sobrio ed elegante ma senza eccessi, adatto alla società e al ruolo (per esempio pantalone a sigaretta,  camicetta, ballerine o decolletè con tacco medio per le donne; camicia, giacca per gli uomini). Evitate eccessi anche nel make- up, che deve essere il più “naturale” possibile.

Non modificate esageratamente il vostro modo di porvi, siate voi stesse cercando semplicemente di mostrare attenzione e partecipazione costante ed attiva attraverso il contatto visivo prolungato con l’intervistatore, sorrisi frequenti, cenni del capo, gesti delle mani per accompagnare il linguaggio verbale (senza eccedere), evitando invece di toccarvi frequentemente i capelli o di giocare con oggetti presenti sul tavolo.

La postura deve essere simmetrica (portamento eretto, testa all’indietro e dritta) e protesa in avanti; in posizione seduta, evitate di mettere le gambe di lato (magari verso l’uscita della stanza) o di accavallarle insieme a braccia conserte.

Il linguaggio deve essere fluido e non troppo esitante, privo di errori grammaticali, intercalari e volgarità, mentre la voce deve essere chiara e decisa; tossire o schiarirsi la voce sono indici di un atteggiamento cauto o inibito.

Rispondete con frasi mirate alla domande “classiche” che l’intervistatore vi farà circa la vostra storia professionale, la formazione, la  vita sociale, gli  interessi e il vostro carattere. Per suscitare interesse, potete porre dei quesiti all’intervistatore sull’azienda e sui compiti associati al ruolo.
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In generale la cortesia è importante così come l’educazione: arrivate puntuali, non interrompete chi parla e se dovessero presentarsi dei “qui pro quo” risolvete la tensione sorridendo.